Progetti speciali

Alkemia 2020

Alkemia 2020
#Marketing #Idee #Eventi #Design

DOPO BOLOGNA DESIGN WEEK E CZECH DESIGN WEEK, ALKEMIA HA REINVENTATO UN FORMAT TUTTO DIGITALE PER IL 2020. TANTI ARTISTI, BRAND E DESIGN IN ATTESA DI UN PROSSIMO FUORISALONE .

Attraverso la singolarità e specificità dei manufatti dei diversi designer, Alkemia propone un nuova esperienze per stimolare una riflessione più ampia sul senso della creatività. L’evento si fonda sulla collaborazione tra mondo manifatturiero, designer e artisti, in un percorso in cui la materia si dissolve, si purifica e si ricompone.

Dopo gli allestimenti in occasione di Bologna Design Week durante il CERSAIE 2019 e a Praga a dicembre all’interno di Czech Design Week, Alkemia 2020 si reinventa con un’edizione tutta digitale in attesa di poter realizzare il nuovo allestimento curato da Stefano Lodesani Studio. Il percorso espositivo racconterà gli stati alchemici attraverso il colore – bianco, nero, rosso – luci, suoni e profumi, creando suggestioni simboliche e un’esperienza sensoriale che esalta il rapporto tra uomo e manufatto. Seguendo l’approccio eco-sostenibile di Digital Detox Design, vengono utilizzati materiali a minor impatto ambientale, quali tessuti, legno, metallo e tubi di cartone industriale che, grazie anche ai forti contrasti di luce e ombra, danno vita a un allestimento dalla forte valenza scenografica.

Stefano Lodesani Studio ha firmato progetti per mostre quali “Confessionali” di Michael Kenna nel 2017 e la recente su Antonio Fontanesi presso i Musei Civici di Reggio Emilia. Oltre che per l’architettura, coltiva la sua passione per il design e la grafica ottenendo pubblicazioni sull’ADI Design Index e sul catalogo del Compasso d’Oro.

Quest’anno abbiamo deciso di restare vicino al nostro pubblico con una serie di dirette web su Youtube e Facebook che si concluderanno il 3 dicembre. Ecco i protagonisti!

BRAND E DESIGNER

Doodesign espone la collezione outdoor “Stele” – composta da sedute e tavolino in terracotta – creata in collaborazione con il poliedrico artista di origine statunitense Niccolò Morgan Gandolfi, ispirata al giardino all’italiana e al lavoro dell’incisore e architetto del ‘700, Giovanni Battista Piranesi.

Stele di Doodesign

Matteo Giannerini presenta “M.I.N.E.”, una linea di complementi d’arredo che sovverte l’utilizzo di forme precise, proponendo una riflessione sulla cultura e sul ruolo del design come strumento democratico di unione e apertura. In mostra, una serie limitata di lampade e tulipaniere in ceramica smaltata reinterpretate in chiave iconica che – grazie ai rimandi cromatici e formali – assumono le sembianze metaforiche di tante ampolle alchemiche.

Mine di Matteo Giannerini

La creatività di Pollini Home presenta innovativi arredi ceramici con l’intento di dare risalto all’ambiente bagno, luogo in cui rilassarsi e dedicarsi alla cura di sé dilatando i tempi imposti dai ritmi del digitale e della social addiction.

Vincitore del premio Rebell, il brand NestArt presenta un’innovativa superficie pensata per il mondo del design e dell’architettura mettendo in mostra tavolini che attingono dalla tradizione della Tarsìa Rolese per riproporla con materiali evoluti ed eco-sostenibili.

Alessandro Mattia e Gloria Gianatti di Sapiens Design – vincitori del Red Dot Award 2019 nella categoria Product Design – espongono “YSO”, una coppia di tavolini, realizzata in collaborazione con Pollini Home, di altezze differenti che possono essere accostati o sovrapposti per generare giochi di forme. La forma esagonale del piano in gres porcellanato, l’impilabilità e la leggerezza della struttura in acciaio, conferiscono a “YSO” una forte valenza geometrico- architettonica.

YSO

In mostra anche “Intrecci”, un sistema di moduli assemblabili che si rifà all’antica tecnica del Pezzotto Valtellinese – la tradizionale lavorazione basata sul riciclo di scarti di tessuto – valorizzato dall’innesto nella trama di altri materiali.

Il designer Francesco Aiazzi presenta “TO.BE”, una sedia composta da uno scheletro fisso in legno eco-sostenibile e due moduli – schienale e seduta – dalle infinite possibilità di personalizzazione, per ottenere un oggetto unico e originale, in cui rispecchiare il proprio essere. Disponibili in diverse tipologie di legno, inserti in vetro, ceramica, stoffa e persino in erba, intesa come simbolo di rinascita.

Sponsor tecnici: Designers Guild (azienda leader di tessuti e rivestimenti per l’arredo), Sitmatic (innovative sedute ergonomiche incentrate sul benessere della persona), Profumi di Perugia (profumeria di nicchia che crea fragranze evocative, tra estetica e spiritualità).

CONCEPT ALKEMIA: un’esperienza di digital detox tra arte e design

Nell’era dell’iperstoria, le difficoltà di conciliare progresso tecnologico e valori etico-culturali con la dimensione umana impattano con evidenza nel nostro quotidiano. Sempre più spesso, si sente parlare della necessità di una nuova consapevolezza nell’uso delle tecnologie digitali. Queste hanno infatti trasformato radicalmente il mondo così come lo abbiamo conosciuto. I ragazzi iperconnessi vivono ormai dimensioni assimilabili a Hikikomori, le relazioni attraverso i social network si sono moltiplicate e le notifiche sono parte della nostra routine quotidiana: ci informiamo in modo spesso superficiale senza analizzare quel che leggiamo. Anche il tempo si moltiplica e si frantuma, i luoghi si virtualizzano, la produzione di arredi e complementi e il modo stesso di vivere e abitare risentono di queste trasformazioni, appiattendosi su logiche di mercato alla spasmodica ricerca dell’ennesimo dispositivo da collegare, aggiornare, ricaricare e consumare.

Ogni tecnologia produce dei cambiamenti a livello cognitivo, ma nessuna fino a oggi era divenuta tanto onnipervasiva dell’esperienza umana. La téchne, che da un lato aveva affrancato l’essere umano da un’esistenza fragile e legata al destino delle stagioni, diviene oggi un’insidiosa gabbia nel momento in cui si afferma indipendentemente dalla coscienza di cosa significhi creare. Il percorso di Alkemia 2020 è strutturato per far vivere al visitatore un’esperienza di contatto profondo con sé, con l’ambiente sonoro e olfattivo, con la luce e con gli oggetti di design e le opere d’arte, recuperando questa consapevolezza.

Digital Detox Design intende promuovere una cultura rispettosa ed etica anche grazie alla partecipazione di esperti e professionisti del settore che interverranno nel corso della Digital Detox Night con le loro riflessioni e i più recenti studi sul tema.

VISUAL IDENTITY

Logo e grafiche sono a cura di Matteo Bandi, designer italiano che vive a lavora a Londra, dove si è laureato con Lode presso il Royal College of Art.

Il suo lavoro si concentra sull’interazione tra umano e oggetto. Creare con una componente emozionale è, infatti, al centro del suo interesse. Sorprendere, coinvolgere e divertire sono i capisaldi della sua ricerca sempre orientata a creare esperienze significative. Tra i primi a credere con passione in Digital Detox Design, ne cura ogni aspetto di immagine, esprimendone i valori con simboli e segni grafici.

LINGUE UTILIZZATE

Ad Akemia a Milan Design Week, li ideali di trasformazione dell’esperienza umana passano anche attraverso le lingue usate. Grazie al supporto di Luigia Oberrauch tutti i testi della mostra infatti sono disponibili, oltre che in inglese e in italiano, anche in esperanto, in omaggio a tutti coloro che credono in un’idea di armonia internazionale. L’esperanto è stato oggetto di approfondimenti recenti da parte di studiosi in tutto il mondo e TEDxRoma ha dedicato ultimamente un evento a questo argomento. Inventata ormai 150 anni fa dal medico e linguista Ludwik Lejzer Zamenhof, questa lingua artificiale continua a essere studiata e parlata da gruppi minoritari, ma resistenti in tutto il mondo.

MUSICHE

Al musicista e compositore Daniele Zamboni è stato affidato il compito di rivelare il potere totemico dell’emozione generata da ciascuna delle opere presentate, creando otto esperienze sinestetiche in cui la musica, la visione e il profumo evocano otto differenti stati interiori. Questi stati possono essere assimilati agli “arcana” alchemici ovvero forze che costituiscono e governano tanto l’uomo quanto la natura e che pertanto ci aprono le porte di una conoscenza affettiva, immediata dell’universo intero e del suo fondamento celeste. Gli “Otto silenzi per violino solo” sono suonati da Pietro Fabris, associando gli oggetti e i manufatti alle sue composizioni.

ARTI VISIVE

Non mancheranno le arti visive. Francesca Catellani espone il progetto fotografico “Underskin” – stampe a carbone su carta giapponese fatta a mano – un viaggio interiore nel mondo dell’inconscio e del sogno attraverso immagini rarefatte che emergono dal fondo per venire alla luce. L’artista presenta anche la nuova opera di video art “Between the lines”, un racconto degli stati dell’essere e del suo fluire attraverso le trasmutazioni.

Francesca Catellani – Preview “Between the lines”

In mostra, inoltre, le opere di Vera Pravda, artista visiva da
sempre legata ai temi ambientali e i cui dipinti riducono
significativamente il livello di inquinamento dell’aria perché realizzati con speciali pitture per edilizia che abbattono fino all’88,8% i NOx, gli ossidi di azoto prodotti dalla combustione. Le installazioni e i dipinti di Vera Pravda sono sempre intesi come azioni per intervenire in modo costruttivo nella società contemporanea, generando cambiamenti positivi tangibili.

Visibile anche il progetto “Papillions” di Ludovica Baraldi, un’installazione che unisce arte, design e arredo. Già esposto all’interno di Riverart e alla Biennale di Venezia, entra a far parte di Alkemia con un allestimento site specific, prima dell’esibizione a New York la prossima estate.

PROFUMI ALCHEMICI

Durante le serate si avvicenderanno diversi professionisti e artisti per fare immergere il visitatore nella bellezza dell’arte, prendendosi un attimo di pausa dal mondo dei social e delle notifiche. Si potranno conoscere i profumi alchemici di Carlo Sargenti che ha scelto l’evento per il lancio ufficiale delle nuove fragranze “Acqua di Perugia” le quali, attraverso un processo alchemico, trasformano l’antico veleno medioevale in essenze di benessere. Ecco così che Albedo, Rubedo e Nigredo divengono tre eau de parfum dal forte potere evocativo.

Ad affiancarlo, l’artista Gaetano Fiacconi che mostrerà le sue opere ispirate agli stati alchemici utilizzando un torchio antico.

GLI SPEAKER

Monica Bormetti, con il suo intervento “Gli smartphone fra noi e la vita”, parlerà degli effetti della tecnologia sulle capacità cognitive e di come riequilibrare l’uso del digitale.

La tecnologia ha sensibilmente migliorato le nostre vite ma, se non viene usata in modo consapevole, rischiamo di subirne alcuni effetti. Essere sottoposti a continue stimolazioni dal digitale, sottopone la nostra mente a uno stress cui l’essere umano non è abituato. E i servizi/app usano una serie di trucchi psicologici perché aumenti il nostro tempo di utilizzo: abituiamo così il nostro cervello a operare in modalità distratta (nell’illusione del multitasking) e questo ha effetto sulla nostra capacità di stare concentrati ed essere creativi.

Psicologa e formatrice sul benessere digitale. Nel 2019 ha scritto #Egophonia (Hoepli), un libro che promuove un uso consapevole del cellulare.

Francesco Pozzi parlerà di Nudge: la “spinta gentile” degli ambienti e degli oggetti per il nostro benessere.

È il contesto che guida le nostre scelte. Le decisioni grandi e piccole, e le micro-decisioni della vita quotidiana, sono costantemente influenzate dagli spazi e dagli oggetti con cui viviamo. Dove mi siedo, come impiego i minuti liberi, cosa faccio con lo smartphone – ma anche: come mi sento, cosa penso, quanto mi concentro o mi distraggo. L’economia comportamentale, o behavioral economics, è la disciplina scientifica che più di ogni altra ha messo a fuoco i modi in cui subiamo queste influenze. Il nudging, programma di ricerca per cui Richard Thaler ha vinto il premio Nobel nel 2017, ha dimostrato come queste influenze possano essere governate e utilizzate per produrre decisioni, grandi e piccole, migliori. Contesti che favoriscano il benessere psicologico.

Ph.D., insegna Behavioral Economics, co-fondatore di aBetterPlace.it, che si occupa di formazione, consulenza e progettazione in architettura delle scelte per il benessere individuale e collettivo.

Social warning, il Movimento Etico Digitale nato da un’idea di Davide Dal Maso che mira a informare ragazzi e genitori dei rischi e delle possibilità del web, sarà presente con Fabio Croci che parlerà di come educare al digitale per un rapporto equilibrato e sano con le nuove tecnologie, a partire dai giovani.

Ideatore e fondatore del Social Warning – Movimento Etico Digitale con l’obiettivo di portare la cultura digitale nelle scuole e università con azioni etiche e di informazione per un uso consapevole della rete.

Roberto Tucci, con gli studenti e le studentesse del primo anno del biennio Story Design della Scuola Holden – del corso di Paolo Iabichino – leggeranno alcuni testi del New Train Manifesto composto da 30 nuove tesi, una per ogni anno che manca al collasso del pianeta secondo il National Center for Climate Restoration australiano. Dal primo Cluetrain, ne prende a prestito il registro e la medesima impellenza. Scritto da ragazze e ragazzi che hanno tra i 19 e i 29 anni rappresenta un documento da leggere, rileggere e condividere e che invita a una nuova e profonda consapevolezza sul fare mercato, marketing e comunicazione nei prossimi 30 anni.

Andrea Sommani

LAndrea Sommani – compositore di musica strumentale e vocale – presenta “Limes”, su testo in esperanto, che sarà interpretata dal soprano Caterina Belvedere. Nelle parole di Sommani “è arduo stabilire in quale momento la voce umana varchi il confine del significato verbale e defluisca nel tempestoso mare dei suoni musicali: un territorio in cui ogni eventuale possibilità di comunicazione non è subordinata a una lingua particolare ma si affida alla sensibilità, all’attenzione, all’ascolto di ogni essere umano in quanto tale. È forse in ciò che l’utopico e visionario esperimento di Zamenhof, il sogno di una lingua comune a tutti i popoli, si avvicina al mestiere del compositore e del musicista in generale”. Alkemia a Milano Design Week è anche cultura!

ALKEMIA 2020: un progetto DIGITAL DETOX DESIGN

Digital Detox Design è un team di professionisti della comunicazione, designer e brand che intende portare l’attenzione sull’importanza di disconnettersi dai nostri smartphone per riconnettersi con altre dimensioni dell’esistenza e recuperare il senso del nostro agire e del nostro vivere riappropriandoci della bellezza e dell’intensità del momento presente.

L’uso costante dello smartphone, infatti, sta producendo effetti negativi sulla qualità delle nostre vite sia a livello individuale che sociale: riduzione della concentrazione, stress da approvazione, diminuzione della memoria, depressione, perdita di capacità di analisi.

Digital Detox Design è un progetto che invita a depurarsi dal sovraccarico informativo attraverso la creazione di spazi in cui respirare e poter interagire con la materia e le persone per portare il design a un livello superiore, oltre la progettazione di complementi di arredo. Un design sensibile alla nostra esigenza più profonda: essere umani.

www.digitaldetoxdesign.it | IG digitaldetoxdesign – FB digitaldetoxdesign

Info: Alessio Conti | info@wordpress-853088-3172810.cloudwaysapps.com | +39 3471034602

DOVE

In diretta sui nostri canali Facebook e Youtube!

QUANDO

8 ottobre 2020 ore 20,30
5 novembre 2020 ore 20,30
3 dicembre 2020 ore 20,30

CREDITI

Un evento ideato e curato da Alessio Conti

Progettazione spazi espositivi: Stefano Lodesani Studio
Grafica: Matteo Bandi
Website: Sapiens Design Studio
Media Partner: Ciuri Mood, Design Outfit, Smart Break
Consulenza olfattiva: Carlo Sargenti
Artisti: Ludovica Baraldi, Francesca Catellani, Gaetano Fiacconi, Vera Pravda
Musiche: Andrea Sommani, Daniele Zamboni
Violinista: Pietro Fabris
Soprano: Caterina Belvedere
Foto e video: Andrea Colacicco
Talk: Monica Bormetti, Francesco Pozzi, Davide Dal Maso di Social Warning – Movimento Etico Digitale, New Train Manifesto

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